Rajasthan: Jaipur, Udaipur, Jodhpur. Un viaggio alla scoperta delle città del deserto, dei palazzi principeschi e dei colori dell’India. Straordinario fascino senza tempo.
Volo dall’Italia per Mumbai. Mezza giornata alla scoperta della megalopoli indiana.
Poi trasferimento a Udaipur.
A Udaipur due pernottamenti, visita approfondita della città, con una guida e per conto proprio, con il lago, il favoloso City Palace, il centro storico e le sue mille botteghe. Mezza giornata di visita a un organismo animalista tra i più quotati dell’India. Nel suo centro di recupero, situato in campagna, ospita e cura mucche, asini, cani, gatti e tanti altri animali domestici.
A seguire, in pullmino a nolo con autista raggiungiamo Kumbalgarh, a 1000 metri di altezza, di cui visitiamo (con una guida trekking) lo straordinario Forte. Qui, la cinta muraria – che rappresenta la seconda muraglia del mondo per estensione dopo quella cinese – si snoda attraverso un bellissimo parco forestale. Ancora in pullmino a nolo torniamo in pianura per la visita ai celebri templi jain di Ranakpur, quindi proseguiamo verso Jodhpur.
Capoluogo della regione storica del Marwar, Jodhpur è famosa per la ricchezza di templi e palazzi di interesse storico e artistico, che caratterizzano il centro storico, tra case antiche in pietra scolpita, piccoli templi indù e piccole moschee, pozzi a gradoni o baoli, e un clima di ristrutturazioni che sta senz’altro recuperando parte del patrimonio architettonico locale. Domina la città da un massiccio di 130 metri l’imponente Forte di Mehrangarh, una delle grandi attrazioni del viaggio. Soprannominata anche la “città Blu” per gli intonaci delle abitazioni dipinte d’indaco, Jodhpur è caratterizzata nella città vecchia da un enorme bazar che si estende attorno al Sardar Market, con la sua piazza quadrata. Attorno al Forte c’è invece il Rao Jodha Desert Rock Park. 70 ettari di sentieri creati dal 2006 per recuperare l’ecologia di una vasta pianura desertica, che offre le piante originarie del deserto del Thar.
E ancora, sempre in pullmino a nolo ci spostiamo prima verso Osiyan, cittadina a un’ora e mezza circa da Jodhpur (70 km), antico centro del deserto del Thar che fu un importante nodo commerciale dall’VIII al XII sec, quand’era governata dai giainisti. Rimangono i loro classici templi con raffinate decorazioni scultoree, e un altro paio di templi induisti. Nel pomeriggio si continua da Osiyan fino a Jaisalmer ancora in pullmino (circa 250 km, circa 4 ore) con uno stop a Pokharan e l’incontro con una ONG che lavora nel tessile ed è attiva nel sociale nei poverissimi villaggi circostanti. A tarda sera si raggiunge Jaisalmer.
Jaisalmer è invece la “città d’oro”, alle porte del deserto del Thar, sul confine tra Rajasthan e Pakistan. Fondata nel XII° secolo come stazione di sosta e ristoro per le carovane di cammelli che attraversavano l’India da e per l’Asia centrale, è costruita in arenaria dorata con mura merlate ed è dominata da una fortezza disseminata di haveli, le case tradizionali del Rajasthan. Circa un quarto della popolazione risiede entro le mura. Visto che nei secoli si è cercato di costruire il più possibile, con case, templi (prevalentemente giainisti) palazzi e botteghe. Ed oggi anche ristoranti e guest houses collegati da una rete di tortuosi sentieri. A Jaisalmer, due mezze giornate di visita e due pernottamenti
Quindi volo interno per Jaipur e serata nel capoluogo, dove si alloggia.
Segue una intera giornata ad Amber, a una dozzina di km da Jaipur, ex capoluogo della regione: visita del grande Forte e del villaggio circostante, con il suo baoli (pozzo a gradoni) e con l’Anokhi Museum, dedicato ai tessuti artigianali della regione.
Una giornata ulteriore viene spesa nelle campagne attorno a Jaipur a visitare i progetti sociali di una ong locale.
Infine in un’ultima giornata si esplora Jaipur, il capoluogo, con alcune tra le principali attrazioni monumentali e la sarabanda delle mille botteghe che si affacciano sotto i suoi portici. Soprannominata la “città rosa”, dal colore delle antiche costruzioni e delle mura che la cingono, la città fu fondata nel 1727 dal Maharaja Jai Singh II. Progettata ed edificata secondo i principi architettonici del Shilpa-Shastra, antico trattato hindu di architettura, sul fondo di un lago prosciugato.
La città, che oggi conta oltre tre milioni di abitanti, è circondata da colline spoglie. Presenta ampi viali e una certa armonia architettonica. Al netto del traffico che rovina la qualità della vita nella maggior parte degli agglomerati urbani dell’India. Il nucleo storico offre ancora le sette porte originarie con il Johari Bazaar, famoso per i gioiellieri. Il City Palace, vasto complesso comprendente palazzi, padiglioni, giardini, costruito in uno stile composito con elementi architettonici rajastani e moghul. All’interno si trovano, tra l’altro, l’Hawa Mahal (noto come Palazzo dei Venti) con la sua imponente facciata di cinque piani. Edificato nel 1799 per permettere alle dame di corte di osservare la vita quotidiana nelle strade e assistere alle processioni. E il Chandra Mahal. Un edificio in marmo bianco a sette piani con numerose gallerie e terrazze con splendida vista sull’intero complesso e sulle mura della città.
Trasferimento su Mumbai e rientro in Italia.
* Sulle partenze del periodo natalizio i voli costano una media di 250/300 euro in più rispetto al resto dell’anno. Tale importo (qui sul sito solo stimato) va aggiunto alle cifre sotto riportate.
Estensione Amritsar con il Golden Temple
Avendo qualche giorno in più, appropriata è una estensione del viaggio per visitare Amritsar (il viaggio diventa di 13-14 giorni). Facilmente raggiungibile da Shimla la città è situata nelle pianure del Punjab. Capoluogo dello stato omonimo. E’ anche la capitale religiosa del popolo Sikh (27 milioni di persone, l’83% delle quali vive in India). In Punjab i Sikh, turbantosi e barbuti, rappresentano due terzi della popolazione. Di assolutamente favoloso ad Amritsar, ovviamente, c’è il Golden Temple. Il grande Tempio d’oro dove il flusso di pellegrini e delle orazioni non si arresta mai. I visitatori di ogni way of life sono assolutamente i benvenuti.
Link al viaggio:
https://ramviaggi.it/icnc_viaggi/il-golden-temple-amritsar-sikh/
Per approfondimenti:
https://renzogarrone.com/argomenti/india/210-delhi-uomini-e-animali-prima-del-lockdown.html
Dal 14/02/2025 Al 28/02/2025 | Dal 21/02/2025 Al 08/03/2025 | Dal 07/03/2025 Al 21/03/2025 |
Minimo 6 partecipanti paganti più un accompagnatore parlante italiano, e la presenza di guide locali
Sempre e solo per minimo 2 persone. Itinerario e programma personalizzati sono da svolgere per conto vostro con le nostre prenotazioni, senza accompagnatore italiano ma solo con le guide locali richieste, parlanti inglese.
Vitto | ristoranti e trattorie di cucina locale |
Alloggio | alberghi tre stelle |
Trasporti | mezzi pubblici (treno e bus), auto o pullmino privato a nolo con autista, voli interno ove previsto |
Clima | monsonico. Secco e piacevole da metà ottobre a marzo; molto caldo e afoso senza pioggia in aprile, maggio, giugno; molto caldo e molto umido, piovoso ma gestibile d’estate – in generale perfetto in autunno e inverno, la stagione migliore. Può far freddo ai 1000 metri di Kumbalgarh e molto freddo o molto caldo nei luoghi desertici. |
Vaccinazioni | vedi comunicazioni specifiche |
Visto | attenzione: ciascun partecipante è tenuto a fare il visto per conto suo. La procedura si svolge interamente online. RAM dà istruzioni. |