Nepal e Himalaya

Lo spessore della cultura tibetana

Nepal e aree di cultura tibetana, destinazioni culturalmente a sé stanti, caratterizzano la regione Himalayana. Estesa dal Pakistan ad ovest al Bhutan ad est, essa comprende il Nepal, cuscinetto tra India e Cina, ma anche vaste zone del nord indiano (da Ladakh al Sikkim). Qui RAM propone nel complesso una decina di viaggi diversi.

La regione himalayana comprende le montagne più alte e fra le più spettacolari del mondo. E il trekking è senz’altro un modo diverso ed entusiasmante per entrare in contatto con i popoli delle montagne e degli altopiani. Anche se non c’è assolutamente solo trekking.

Il grande trauma degli abitanti di questa macroregione – l’Himalaya e il trans-Himalaya – è stata l’invasione cinese del Tibet, partita nei primi anni ’50 e consumatasi appieno dal 1959 in poi, dato che in buona misura la regione stessa coincide con il cosiddetto Tibet Etnografico. Tutti gli stati ivi compresi, tutti questi territori sono infatti a larghissima maggioranza di cultura tibetana. Assai affini gli uni con gli altri, hanno in comune una collocazione ad alta quota (con paesaggi montani e altopiani infiniti), una religione prevalente (che è il buddhismo lamaista), oltre a colture, allevamento, alimentazione e gastronomia simili.

Come dappertutto, anche in Himalaya RAM cerca sempre la realtà delle cose. Promuovendo com’è logico uno svago intelligente, perché di turismo si tratta, ma con spazi per l’approfondimento, perché si tratta di Turismo Responsabile. Promuovendo visite con ampio spazio per la cultura – che nella regione ha una storia millenaria. Anche qui come in India si sono diffuse le principali religioni del globo – che spesso a livello pratico significano anche filosofia di base, caratterizzano la mentalità di ampi strati della popolazione.

Se nella grande regione himalayana regine sono le montagne, qui nascono i grandi fiumi dell’umanità. Ma non mancano, a quote più basse, sia le campagne sia i villaggi sia persino le metropoli (Kathmandu è ormai tale, per esempio). Soprattutto riteniamo che emozioni come quelle che si vivono ad alta quota in Himalaya siano quasi impossibili da vivere altrove; l’altura conta certamente, ma qui si fa esperienza di un bizzarro impasto di effetti che si producono tra alta quota e buddhismo.

Le modalità dei viaggi RAM rimangono le stesse: il quotidiano in mezzo alla gente, uno stile particolare centrato sull’incontro. Stante la povertà strutturale che continua ad affliggere tante comunità, continuiamo anche a visitare un buon numero di ONG. Si occupano di infanzia, di scolarità, di bambini svantaggiati, di donne, di artigianato manuale, di commercio equo, di micro credito, per le quali prevediamo sempre Quote–solidarietà che sostengano i loro progetti.

Ma in questa regione, centrale è la causa dell’autonomia del Tibet così come viene portata avanti dai rifugiati, cui cerchiamo di accostarci in ogni viaggio che si compie. Per ragioni etiche, tra l’altro, RAM non organizza viaggi in Tibet, ma solo con le regioni esterne al dominio cinese, nel Tibet fuori dal Tibet. Più in generale promuoviamo sempre e comunque tematiche sociali, di varia natura, legate alle specifiche destinazioni. Lavoriamo con la gente del posto. I nostri corrispondenti sono persone della società civile locale che hanno qualcosa da dire e lo spirito giusto per farlo;. Le guide che appartengono quasi sempre al territorio che si visita, e lì risiedono. Associazioni e cooperative che sul posto lavorano e ci mettono a parte della loro realtà.

Il Nepal è il primo paese del mondo dove RAM ha cominciato ad operare fin dal 1991. Oggi promuoviamo stabilmente cinque/sei viaggi in questo paese Altri sono organizzabili su richiesta. In realtà conteso tra le opposte mire neo-coloniali dei due grandi vicini, stato-cuscinetto, il Nepal per l’India è il cortile di casa, per la Cina uno sbocco naturale di vie di comunicazione e traffici. Nell’ottica geopolitica il Nepal fa parte del subcontinente indiano. Ma noi lo trattiamo quale parte di un altro contesto specifico: l’Himalaya, che coincide con il mondo Tibetano.

Poi c’è l’India delle montagne, con il mitico Ladakh; con Dharamsala e Mc Leod Gunj capoluoghi dei tibetani esiliati, in Himachal Pradesh; con Darjeeling e Kalimpong. Molto altro è visitabile su richiesta.

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