India Sri Lanka e Maldive

Fascino, cultura e umanità della regione indiana

India, Sri Lanka e Maldive, cui aggiungiamo il il Bangladesh: il subcontinente indiano, come viene chiamata questa vasta regione nel linguaggio della geopolitica, è l’area del mondo dove RAM opera fin dal 1991. Una porzione  di Asia meridionale egemonizzata dal paese maggiore, l’India, che sovente tratta i vicini come il cortile di casa, e che costituisce un universo a sé stante. Un contesto immenso, coloratissimo ed abitato da 1 miliardo e 800 milioni di persone (compreso il Pakistan ma senza contare il Nepal), che ha in comune una storia millenaria, unificata nel periodo coloniale sotto la dominazione inglese. E che da quel giogo si è liberato solo dal 1947 in poi.

Ancora oggi la parola India evoca immagini di viaggi mistici in terre lontane, ricche di fascino esotico e di mistero. Oggi però abbiamo a che fare al contempo sia con la modernità (si pensi al boom del settore IT indiano, o Information Technology) sia con tradizioni millenarie. Alcune tra le metropoli più babeliche del globo qui si alternano con centinaia di migliaia di villaggi – per i quali Gandhi voleva uno sviluppo identitario, un’autosufficienza sia produttiva che spirituale.

Relegata nell’immaginario internazionale troppo spesso ancora all’idea di povertà, alla sovrappopolazione, all’igiene carente, la regione ha in realtà saputo bruciare varie tappe dello sviluppo. Oggi la povertà, nonostante sia ancora presente, è assai meno pervasiva da 30 anni fa, mentre il tasso di istruzione è più che raddoppiato. Finalmente anche le donne studiano e hanno voce in capitolo.

Visitare il subcontinente indiano significa passare attraverso millenni di storia con relativi, molteplici incroci di culture. Significa fare esperienza della coloratissima cucina locale e di una popolazione accogliente ed ospitale. La regione annovera poi tutte le principali religioni del globo, che a livello dei comportamenti diventano la filosofia di base secondo cui la gente si muove, ne caratterizzano la mentalità prevalente.

Mare, montagne, campagne infinite, villaggi e metropoli, città d’arte e colore ad ogni passo, le grandiose vestigia del Raj britannico e i grandiosi forti del passato. E le persone, per una varietà antropica senza uguali. Nella regione c’è di tutto – e RAM cerca di visitarla sempre con un occhio alla realtà delle cose. Promuovendo lo svago com’è logico, perché di turismo si tratta, ma con spazi per l’approfondimento, perché si tratta di Turismo Responsabile.

Le modalità dei viaggi RAM rimangono le stesse: il quotidiano in mezzo alla gente, uno stile particolare centrato sull’incontro. Stante l’indigenza strutturale che continua ad affliggere tante comunità, continuiamo a visitare un buon numero ONG che si occupano di infanzia, di scolarità, di bambini svantaggiati, di donne, di artigianato manuale, di commercio equo, di micro credito, per le quali prevediamo sempre Quote–solidarietà che sostengano i loro progetti. Ma più in generale  promuoviamo sempre tematiche sociali, di varia natura, legate alle specifiche destinazioni. Lavoriamo con gente del posto. I nostri corrispondenti sono persone della società civile locale che hanno qualcosa da dire e lo spirito giusto per farlo. Le guide che appartengono quasi sempre al territorio che si visita, e lì risiedono. Associazioni e cooperative che sul posto lavorano e ci mettono a parte della loro realtà.

Tra le destinazioni che RAM promuove nella regione, in primis c’è ovviamente l’India, che si avvia a diventare il paese più popoloso del mondo e che a metà 2020 è abitata da un miliardo e 400 milioni di persone. In India RAM vanta il maggior numero di itinerari della sua programmazione, da nord a sud e da est a ovest: una dozzina, più altri organizzabili su richiesta.

Poi operiamo a Sri Lanka, sia nell’ovest che nell’est a seconda della stagione, con rovine buddhiste, parchi naturali e mare. Tutto l’anno sono visitabili invece le colline centrali, trapuntate dal cespuglio del tè.

Poi le Maldive, con il loro mare cristallino perfetto per lo snorkeling e il relax: in particolare offriamo atolli che non siano riservati esclusivamente ai turisti, dove invece vive anche la gente del posto.

E ancora abbiamo un tour in Bangladesh, territorio di cui speriamo che il nostro pubblico cominci a fidarsi di più: da ottobre a febbraio è una destinazione piacevole, e le ONG partner fanno un lavoro grandioso di sviluppo sociale. Con il Bangladesh Associazione RAM, la nostra organizzazione-sorella, lavora fin dal 1987 (!) con operazioni di Fair Trade, e al paese abbiamo dedicato due libri – per gli appassionati, perfettamente reperibili.

Infine il Nepal. Questo paese, che pure nell’ottica geopolitica fa parte della regione, noi lo trattiamo come parte di un altro contesto specifico – vedi separatamente: Nepal e Mondo Tibetano.

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