Un viaggio nel Parco dell’Appennino Tosco-Emiliano in provincia di Reggio Emilia, il borgo di Succiso, e la Pietra di Bismantova. A Succiso una Cooperativa ‘di comunità’ coinvolge un intero paese di montagna, offrendogli da lavorare e salvandolo così dall’abbandono. L’ospitalità ha luogo in un agriturismo pluripremiato, a 1000 metri di altitudine. La Pietra di Bismantova, presso Castelnuovo Monti, è invece uno strano panettone di roccia in mezzo a boschi, colline e pianori, di grande fascino. Anche qui, siamo ospiti di un agriturismo dall’importante storia cooperativa.
Inoltre, per chi abbia qualche giorno di più da concedersi: una prima giornata al passo del Cerreto (a 1600 metri) scandita da una camminata tra le faggete; ed una seconda e ultima giornata a Fivizzano, un borgo singolare, che non si dimentica, posto in Lunigiana lungo la strada che arriva fin qui dal Cerreto.
Il Parco Nazionale dell’Appennino Tosco Emiliano vanta una straordinaria ricchezza di ambienti, dai boschi di faggi ai castagneti, dalle praterie, antichi pascoli per migliaia di capi di ovini, alle brughiere di piante di mirtillo e ancora laghi di origine glaciale, cascate, pareti rocciose antichissime come appunto la Pietra di Bismantova.
La fauna comprende il lupo, il cervo, il capriolo, il tasso e l’aquila reale. Dominano castagneti e faggete di pregio. Ottimi i prodotti tipici del territorio come il prosciutto di Parma e il Parmigiano Reggiano sul versante emiliano.
Il primo giorno l’appuntamento è a Succiso, dove si arrivare coi mezzi pubblici (da Reggio Emilia – Castelnuovo Monti), oppure con l’auto propria. Se il grande nemico dell’Appennino, specie al di sopra dei 600 metri, sono spopolamento ed emigrazione (la gente si è spostata in massa verso le città dagli anni ’50 del Novecento), con il conseguente abbandono della montagna, dei suoi saperi, e il complicarsi delle questioni logistiche, coop come queste costituiscono un’ancora di salvezza.
Il primo giorno all’arrivo, dopo l’accoglienza, un pasto leggero presso l’agriturismo e verso le 15.00 prima camminata (con guida del posto) da Succiso ai Ghiaccioni, sentiero è di interesse naturalistico e paesaggistico, attraverso un gruppo montuoso tra i più integri dell’appennino reggiano: un’ora e mezza andare e un’ora e mezza a tornare, dislivello 400 metri. La sera è previsto un incontro approfondito con uno o più esponenti della cooperativa, che ci spiegheranno quanto in questi 30 anni di vita è stato elaborato, i servizi che vengono offerti, la vita di un paese che tiene duro. Poi la cena, con la cucina tipica locale.
Il sabato altra escursione guidata di mezza giornata da Succiso al Lago Mescà ed al Rifugio Rio Pascolo (1570 metri, dislivello dunque circa 600 metri). Sono circa due ore andare e due a tornare, pranzo al sacco. Alla sera prima di cena avremo un altro incontro con gente del posto. Tra gli incontri possibili, quello con una sindacalista in pensione, che ci narra dell’emigrazione da queste terre, un fatto storico, ma anche dell’eterna lotta per continuare a vivere in queste montagne.
Oppure quello sul lupo, ascoltando un esponente dello specifico progetto dedicato a questo animale da anni attivo nell’ambito del Parco nazionale – uno studioso del fenomeno. Intorno agli anni ’70 si stimavano poche decine di individui (100-110) distribuiti in modo frammentario in pochi comprensori montani dell’Appennino centro-meridionale. Ma essendo stato dichiarato nel 1971 specie non più cacciabile, oggi il lupo ha ripopolato spontaneamente e con continuità d’areale tutto l’Appennino e sta lentamente ricolonizzando con successo anche l’arco alpino. In Italia la popolazione attuale è stimata intorno ai 700-800 animali. Nel territorio del Parco il Lupo è stabilmente presente, ma il suo comportamento lo rende elusivo e difficilmente osservabile.
Il terzo giorno spostamento la mattina presto a Castelnovo Monti, e un salto all’agriturismo vicino alla Pietra di Bismantova dove mangeremo. Prima però, la facile salita alla Pietra: lunga 1 km, larga 240 metri e situata a un’altezza di 300, geologicamente questo posto costituisce un gigantesco esempio di erosione residuale, risalente a circa 15 milioni di anni fa, Ritorno in agriturismo per il pranzo, un’attrazione in sé, e quindi 15.00 in poi rientri verso le proprie località di origine.
EVENTUALE ESTENSIONE
Possibile un prolungamento di questo viaggio, di due o più giorni – per chi lo richieda espressamente, dopo essersi iscritto al viaggio RAM.
Si comincia recandosi al Passo del Cerreto (a 1600 metri, tre quarti d’ora d’auto da Succiso), per poi dedicare l’intera giornata a una bella camminata tra le faggete, rientrando a pernottare ancora alla Valle dei Cavalieri. La seconda e ultima giornata viene invece dedicata a Fivizzano.
Dal 13/09/2024 Al 20/09/2024 |
Minimo 6 partecipanti paganti più un accompagnatore parlante italiano, e la presenza di guide locali
Vitto | cucina locale tipica, in agriturismo, sia a Succiso che alla Pietra |
Alloggio | in agriturismo in camere doppie con bagno, con possibilità di uso singola con supplemento |
Trasporti | a piedi, bus pubblici o auto propria |
Clima | piacevolissimo d’estate, Succiso si trova a circa 1000 metri ma l’Alpe nei pressi si eleva fino a 2000, freddo con neve d’inverno. A luglio e agosto la temperatura massima si aggira sui 22-23 gradi, la minima scende sui 10, tra boschi e pascoli deliziosi. Alla Pietra di Bismantova l’altitudine è sui 700 metri |
Vaccinazioni | vedi comunicazioni specifiche |