Nepal e nuvole
La Valle di Kathmandu e l’Annapurna visto da vicino (viaggio no-trekking)
Un viaggio in Nepal no trekking. La Valle di Kathmandu e l’Annapurna visto da vicino.
Questo, infatti, non è un viaggio in altitudine! Kathmandu sorge a 1500 metri, Pokhara è a 1200, l’altezza massima cui si soggiorna sono 2000 metri.
Il più antico tra i viaggi RAM (dal 1991!), comprende le località-chiave della leggendaria Valle di Kathmandu, con le visite monumentali (qualcuna guidata) a ben 7 luoghi dell’UNESCO, in alternanza con vari progetti sociali. Infatti tanto è il tempo che si passa con la gente del posto, perlopiù esterna ed estranea ai giri del turismo. Si tratta di amici storici con cui RAM ha sviluppato rapporti di collaborazione pluridecennale.
Il programma tocca il centro storico della capitale e la città d’arte di Patan, gli stupa buddhisti di Swayambhu e Boudanath, l’accostamento alla cultura tibetana, il tempio di Pashupatinath.
Oltre a località minori quali Kirtipur, Panauti ed altro.
Tutta la Kathmandu sotto egida UNESCO risale grosso modo a un periodo che va dal 1220, alla nostra epoca rinascimentale, fino al termine del 1600. Un’epoca in cui la dinastia newar dei Malla cosparse la Valle di pagode in mattoni e legno, intagliandone le decorazioni in modo voluttuoso. Proponendo ai fedeli un incredibile intreccio di buddhismo ed induismo (si trattava di una società di contadini servi della gleba che bisognava stupire, e per stupirli si raccontavano loro mitologie meravigliose).
Il racconto di questo sincretismo si dipana in Nepal in immagini quasi sempre scolpite: sui sostegni lignei dei tetti delle pagode, sulle architravi, nei portali, nei colonnati, nelle mitiche finestre anguste dalle quali abbiamo visto, in migliaia di foto dagli anni 60 in poi, piccoli nepalesi affacciarsi sulla strada sottostante. Ma anche nella pietra dei chaitya, i santuari a misura d’uomo raffiguranti Shiva, Buddha, Vishnu e le loro manifestazioni innumerevoli. Attraverso alterne vicende storiche, insomma, i sovrani Malla finanziarono le manifestazioni artistiche in tutta la Valle (pagode, palazzi, intagli, pitture). Erano sovrani molto litigiosi, le tre città principali Kathmandu Patan e Bhaktapur rimasero in perenne disputa reciproca. Ma le arti prosperavano proprio grazie a queste rivalità. I Malla inoltre volevano essere identificati con la divinità, ci tenevano li si considerasse incarnazione di Vishnu. Quindi costruivano e decoravano a più non posso.
Il programma prevede anche l’incontro con vari gruppi artigiani del Fair Trade locale e un accostamento alla situazione dell’infanzia, attraverso una ONG che lavora coi bambini di strada.
C’è uno spostamento a Pokhara a metà viaggio, a vedere l’Annapurna da vicino, dalla località di Sarangkot.
Infine un soggiorno a Bhaktapur, il gioiello architettonico del “paese delle montagne”. Nei viaggi invernali viene aggiunto anche il Parco Nazionale di Chitwan.
Per approfondimenti:
- articolo “Kumbeshwor, Patan. Una scuola e i suoi programmi sociali” – di Renzo Garrone
- articolo “Nepal post terremoto/1. La ripresa del paese himalayano” – di Renzo Garrone
ESTENSIONE IN ANNAPURNA
Per chi avesse più giorni a disposizione, è possibile organizzare un’estensione in Annapurna. Un trekking da Marpha a Kagbeni a Muktinath, lungo l’affascinante Kali Gandaki. Alla scoperta del Nepal dei Thakali.
Vedi il link al viaggio:
https://ramviaggi.it/icnc_viaggi/il-nepal-dei-thakali-trekking-annapurna/
I punti forti del viaggio
- L’accostamento alla cultura tibetana, con Boudanath e gli incontri relativi
- Il centro storico di Bhaktapur
- Le passeggiate guidate nei centri storici di legno e mattoni della Valle, con soprese ad ogni passo
- Lo spettacolo dell’Annapurna da Sarangkot
- I contenuti sociali del viaggio, che permettono incontri autentici ed implicano esperienze di solidarismo concreto
